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temuta la fortuna dubia del combattere, nondimeno conoscendo che licentiati i Svizzeri sarebbe constretto risolvere l'essercito, lodata la fede et prontezza loro et cõfortati gli altri soldati al combattere, comando loro che l'altro giorno tutti fusseno in ordine per andare a trovare il nimico, et combattere francamẽte, et a loro parlo in questo modo. Io mi rallegro assai soldati fortissimi che quel, che io ho in tutta questa guerra desiderato, che ne fusse concesso faculta di fare pruova della virtu vostra. Sia questo giorno riducẽdo cosi voi, avenuto. Percioche grande sperãza di vittoria nasce le piu volte dalla prontezza de soldati: laquale a me pare conoscere in voi grandissima, poscia che con tanta instãtia havete domandato faculta di combattere col nimico. Laqualcosa si come io ho giudicato che non si da fare temerariamente, cosi non penso che sia honesto gli animi vostri, come il ferro del taglio, privare della prontezza loro: havẽdo massimamente a combattere con quel nimico, ilquale voi havete due mesi in maniera tenuto assediato, che mai ha havuto ardire di lasciarsi a pena vedere. Et non e maraviglia. Percioche in che modo la cavalleria spagnuola et Napolitana, della quale sempre e stato pochissimo conto tenuto, si debbe avoi agguagiare? I quali ĩ tutti i tempi appresso tutte le nationi havete grandissima lode nella guerra riportata. Che potranno mai fare tre milia Spagnuoli contra voi, che gli avanzate di numero et di fortezza? Ne vi debbono ancora spaventare i Tedeschi (quantunque quella gẽte sia sempre stata tenuta valente) concio sia cosa che questi, che sono nell'essercito nimico, non siano usciti della vera Germania: ma siano stati ragunati nelle montagne di Trento, ne altra volta mai si siano in guerra trovati. Il restante della fanteria del contado et popolo milanese, alquale tanti anni hanbbiamo comandato, e stato tratto piu tosto per fare essercito, che per servirsene nel cõbattere. Che bisogna che