Pagina:Commentarii di m. Galeazzo Capella delle cose fatte per la restitutione di Francesco Sforza secondo duca di Milano.djvu/23

rimanga, non si habbia a trovare alcuno che in Milano faccia movimento. Ma essendo hora parati a questo effetto Capitani et Soldati, et trovandosi presente il Vescovo Terbellense, et essendo alla amministratione delle faccende et della giustitia preposti il Senato et gli altri magistrati, resta che voi non solamente stiate nella fede verso lo invittissimo Re constanti, ma che faccendo ancora voti desideriate la vittoria contra gli adversarii. Perché se noi (il che Dio non permetta) per sorte restassimo inferiori che differenza sia dalla signoria d'uno ricchissimo Re, a quella de gli adversarii per pruova conoscereste. Perciò che il Re essendo legittimamente Duca di Milano, ha desiderio che questa città si mantenga florida: Quelli con ingiusta guerra cercando imperio per potere predare, niente altro che consumare le vostre facultà desiderano. Et se io, che sono qui vice Re, ho messo mano nelle borse de privati, niuno debbe però havere della fede del Re dubitanza. Perché se io, secondo ch'io spero tornerò vincitore, dell'entrare del Ducato saranno al tempo debito i danari accattati restituiti. Ma se la cosa andrà altrimente, a me doverrà essere più grave la perdita del proprio honore et della vita ancora con le facultà del Re, che a voi quella di pochi danari. Poscia ch'egli hebbe in questa maniera parlato sanza aspettare risposta alcuna, si partì pigliando il camino verso Cremona. Quindi havendo fatto un ponte sopra Po, se n'andò co Svizzeri al Castello di S. Secondo. In questo mezzo il S. Prospero haveva con l'essercito serrato a parma, et con l'artiglieria haveva battuto due giorni in maniera le mura, che una gran parte di quelle si trovava in terra. La onde essendo quelli di dentro sbigottiti, abbandonarono quasi la terza parte della città, cioè, quella la quale dalla Parma, che di dentro passa dal restante separata, et la ripa del fiume, che termina il rimanente della terra con botte