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nel restante dello Stato di Milano. Furono inviati a dare perfettione con più prestezza a questo trattamento dalla lega poco innanzi fatta dal Re co Svizzeri: la quale pensavano che si potesseno rompere per la autorità et gratia, che 'l Papa haveva con quella natione, innanzi che i Franzesi segli havesseno con loro trattamenti et donativi più strettamente obligati. Erano il Papa e l'Imperadore ancora che così uniti, sollicitamente a pigliare l'impresa confortati da Girolamo Moroni: il quale havendo gia valorosamente servito Lodovico.XII. Re di Francia, ne si vedendo appresso Francesco successore di quello essere in molta gratia, sanza curarsi di perdere la patria et le faculta, se n'era a Trento andato. Dove stando di mal'animo verso Franzesi, mentre che Francesco Sforza si trovava in quel tempo appresso l'Imperadore nella Fiandra Bassa attendeva tutto giorno a sollevare gli animi de Milanesi, et spetialmente di quelli, che erano della parte Ghibellina, perché si rebellasseno: alli principi d'Italia con lettere la restitutione di Francesco Sforza raccomandava. Et per demonstrare che il cacciare i Franzesi non era cosa difficile, fece intendere al Papa c'haveva nuovamente con molti de primi di Milano et delle altre vicine citta, li quali havevano appresso gli altri reputatione, trattato che dal Re e si ribellasseno, et fatto tumulto in uno medesimo giorno in tutte le citta traesseno lo stato di mano a Franzesi, sanza dare tempo loro di potere fanteria soldare, havendo eglino usanza di tenere di qua dall'Alpi alle stanze a tempo di pace mille huomini d'arme, et oltrettanti cavalli leggieri, coll'aiuto de quali non pensava che alle rebellioni de popoli si potesse resistere. E cosi egli in uno giorno determinato per affrettare l'impresa si parti da Trento. Non si potete la cosa tanto secretamente fare, che Federigo Gonzaga signor di Bozzoli, castello nel Mantovano, che