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62 ARISTOFANE


Vedi un po’ come le Amazzoni ci stan salde, che Micone
pinse, in zuffa contro gli uomini? Acciuffare ormai bisogna
tutte queste, ed infilarle per il collo entro la gogna.

coro di vecchie

Antistrofe B
Se mi stuzzichi, sciolgo alla mia scrofa il laccio,
e in tal modo ti pettino, che all’istante ti faccio
chiedere ai borghigiani con grandi urla soccorso.
Via, compagne, giù gli abiti, noi pur: s’ha da parere
femmine inferocite, ben pronte a dar di morso.
Depongono anch’esse le sottovesti.

vittoria

rivolta ai vecchi.
Ora s’avanzi pure, chi non vuole più agli gustar, né fave nere!
Dimmi il menomo oltraggio,
e ti fo come all’aquila fece lo scarafaggio!
Antepirrema B
Sin che al fianco avrò Lampetta, ed Ismenia, la fanciulla
di gentil sangue tebano, io vi conto men che nulla.
Ché, facessi pure sette votazioni, o disgraziato,
non potrai nulla: aborrito sei da tutto il vicinato.
Ieri pur la festa d’Ècate celebravo; e i miei vicini
io pregai che mi cedessero, per giuocar co’ miei piccini,
Anguilletta di Beozia, bimba cara, e tanto brava.
Ma non vollero: un editto tuo, risposer, lo vietava.
Né se prima alcun, ghermitivi a una zampa, non vi gitti
da un dirupo, la vorrete mai finir, con tali editti.
I coreuti si ritirano, e tornano ad aggrupparsi, in due schiere sempre
distinte, intorno aH’altare di Diòniso.