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NOTE 231

NOTE A « LISISTRATA » Pag. 7, v. 2. - Epiteto di un’Afrodite onorata in una località dell’Attica detta Coìiàs. La scelta si deve forse alla somiglianza del nome con l(ólon. Pag. 7, v. 3. - Demoni femminili del corteggio d’Afrodite. I culti di tutte le Divinità qui ricordate erano orgiastici; e però in essi aveva gran parte il suono dei timpani. Pag. IO, v. 6. - Pregiatissime presso gli Ateniesi erano le anguille della palude Copaide in Beozia. E vagheggiarle come donne carissime è vezzo comune dei personaggi aristofaneschi. Cfr. Acarnesi, 907 sg., Pace, 1038, e Lisistrata, 737. Pag. 10, v. 14. - All’ igavikoiiévai del testo si contrappone, credo, l’&YX0Uaa del v. 48; onde l’interpretazione di rossetto. Pag. 10. v. 16. - Nel testo è òp&oatiiSia che stan ritte da sé: e mi pare che il nome accenni a qualche cosa di simile alle nostre vesti inamidate. Cimberiche valeva forse quanto cimmeriche. e alludeva al luogo di fabbricazione di queste vesti, il Chersoneso taurico. Pag. 11. v. 8. - Con analogo effetto comico, Sperabene interrompe ripetutamente, negli Uccelli (659, 663), la concione di Gabbacompagno. Pag. 12. v. II. - Che dovevano avere interesse più delle altre a far cessare la guerra, perché più danneggiate da essa. Vedi 1 introduzione agli A comesi (voi. I, p. 3 sgg.). Pag. 12, v. 13. - Circa i tempietti d’Ecate posti innanzi alle case, vedi i Calabroni, v. 882. Teàgene e la sua moglie sembrano qui tacciati di superstizione.