NOTE A « LISISTRATA »
Pag. 7, v. 2. - Epiteto di un’Afrodite onorata in una località dell’Attica detta Coìiàs. La scelta si deve forse alla somiglianza del nome
con l(ólon.
Pag. 7, v. 3. - Demoni femminili del corteggio d’Afrodite. I culti
di tutte le Divinità qui ricordate erano orgiastici; e però in essi aveva
gran parte il suono dei timpani.
Pag. IO, v. 6. - Pregiatissime presso gli Ateniesi erano le anguille della palude Copaide in Beozia. E vagheggiarle come donne
carissime è vezzo comune dei personaggi aristofaneschi. Cfr. Acarnesi,
907 sg., Pace, 1038, e Lisistrata, 737.
Pag. 10, v. 14. - All’ igavikoiiévai del testo si contrappone,
credo, l’&YX0Uaa del v. 48; onde l’interpretazione di rossetto.
Pag. 10. v. 16. - Nel testo è òp&oatiiSia che stan ritte da sé:
e mi pare che il nome accenni a qualche cosa di simile alle nostre
vesti inamidate. Cimberiche valeva forse quanto cimmeriche. e alludeva
al luogo di fabbricazione di queste vesti, il Chersoneso taurico.
Pag. 11. v. 8. - Con analogo effetto comico, Sperabene interrompe
ripetutamente, negli Uccelli (659, 663), la concione di Gabbacompagno.
Pag. 12. v. II. - Che dovevano avere interesse più delle altre a far
cessare la guerra, perché più danneggiate da essa. Vedi 1 introduzione
agli A comesi (voi. I, p. 3 sgg.).
Pag. 12, v. 13. - Circa i tempietti d’Ecate posti innanzi alle case,
vedi i Calabroni, v. 882. Teàgene e la sua moglie sembrano qui tacciati
di superstizione.