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202 ARISTOFANE


gli si avvicini; ma prendi una frusta,
e se qualcuno gli si accosta, picchialo.

vecchia

Si, che, per Giove, adesso adesso un trappola
un altro po’ me Io portava via!

mnesiloco

al pritano.
Per quella destra, che se alcuno t’offre
lo sbruffo, volentier porgi, o pritano,
fammi, in punto di morte, anche una grazia!
PRITANO
Che grazia?

mnesiloco

Prima che mi leghi al palo,
fa’ che l’arcier mi spogli nudo: ch’io
cosf vecchio, non debba col guamello
giallo e la mitra, far ridere i corvi
a cui da pranzo servirò.
PRITANO
Deciso
fu nel consiglio che cosf vestito
legar ti si dovesse, affinché veda
chiunque passa, che canaglia sei!

mnesiloco

Ahi, ahi, guarnello! Me l’hai fatta grossa! —
Più non m’avanza di salvezza speme!
Il pritano parte, e lo Scita lega Mnesiloco al palo.