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188 | ARISTOFANE |
donna b
No, <e ne prego: in vece sua, fa’ quello
che vuoi di me.
mnesiloco
"Le tue viscere sono
di vera madre: e tuttavia la sgozzo.
Fende l’otre, e il vino si spande su l’altare.
donna b
Viscere mie! Dammi il catino, o Mania,
che della bimba almen raccolga il sangue.
mnesiloco
Mettilo sotto: questo lo concedo.
donna b
Crepa! Sei poco invidioso e tristo!
mnesiloco
La pelle spetta alla sacerdotessa.
donna b
Che spetta, alla sacerdotessa?
mnesiloco
porgendo l’otre vuoto.
Questo!