Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) III.djvu/164


LE DONNE ALLA FESTA DI DEMETRA 161


pregate che in malora essi ne vadano
con tutta la famiglia: e beni a iosa
vogliano a tutte noi largire i Numi 1 ’

coro

Perché sortan buon èsito
tali preci in Atene
e nei sobborghi, unanimi
voti formar conviene:
e vinca chi propose
più giovevoli cose!
Quelle poi che pe ’l proprio
vantaggio, a comun danno,
i dati giuri infrangono,
e traman qualche inganno,
e cercan che abrogate
sian le leggi fissate,
e agl’inimici svelano
nostri i gelosi arcani,
e sovra il suolo patrio
guidano i Persiani,
a la città disdoro
recan con l’empie loro
opere, e danno. Oh massimo
Giove, che tutto puoi,
dèi tu far che benevolo
il suo soccorso a noi,
sebben femmine, presti
il Coro dei Celesti!
Aristofane - Commedie, IV - 11