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LE DONNE ALLA FESTA DI DEMETRA 145



agatone

Ed è sconcio spettacolo, vedere
un vate ispido e rustico. Tu guarda
Ibico, e il teio Anacreonte, e Alceo,
che reser l’armonia più delicata:
portavan mitre, e stavan su la bella
vita, a mo’ degli Ioni. Guarda Frinico —
questo l’avrai di certo inteso dire: —
era lui bello, e andava ben vestito;
e per questo eran belli anche i suoi drammi:
ché, secondo natura oprare, è forza!

mnesiloco

Ecco perché quel sudicio di Filocle
scrive sudicerie, gran birbonate
quel birbone di Sénocle, e freddure
quella minestra fredda di Teognide!

agatone

È, giocoforza! Ed io, che non lo ignoro,
ho ridotto il mio corpo

mnesiloco

Ah, bene assai!

euripide

a Mnesiloco.
Finisci d’abbaiar! Tale ero anch’io
all’età tua, quando a comporre impresi.
Aristofane - Commedie, IV - 10