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60 ARISTOFANE


Strofe CORO
Giove elle in cielo domina,
dei Beati il possente
Signore, prima a questa danza invito;
e lui che il formidabile tridente
vibra, e le amare squassa acque del pelago
selvaggiamente e il lito;
e il nostro genitore
che tutto nutre, il venerando e celebre
Ètere; e il reggitore
dei corsieri flammei, che domina
coi folgoranti lumi
la terra, eccelso Dèmone
fra gli uomini ed i Numi!

corifeo

Rivolgete a noi la mente, spettatori benaccorti:
ci lagnam con voi, d’avere ricevuti gravi torti.
Mentre più d’ogni altro Nume vi largiam noi benefizi,
solo a noi non offerite libagioni e sacrifizi.
Pur, noi sempre vi assistiamo 1 Quando certe spedizioni
preparate senza testa, noi siam li, con pioggia e tuoni.
così, quando generale proclamaste il conciapelle
Paflagone, odio dei Numi, ne facemmo delle belle!
Aggrottammo il sopracciglio, cupo il tuono rimbombò
tra le folgori, Selene la sua rotta abbandonò,
ed il sole, in sé torcendo lo stoppin, disse: «Mi nego
di più stare a farvi lume, se Cleone andrà stratego! »