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I CALABRONI 285

NOTE 285 Pag. 199, v. 21. - L’Eubea dovè essere come un granaio d Atene. Le notizie degli scoliasti circa una presunta invasione dell’Eubea, avvenuta qualche tempo prima, sembrano arbitrarie ed illogiche "illazioni dal testo (cfr. Milller-StrUbing, Arlslophanes und seine Zeli, 75). Pare certo però che qui si alluda a fatti precisi., Pag. 199, v. 23. - Naturalmente i non Ateniesi non avevano diritto in queste distribuzioni; e nella verifica della cittadinanza si dovè procedere con esagerato rigore. Pag. 200, v. 6. - Invece che di gallina. Pag. 202, v. 11. - Tutta questa monodia è composta di reminiscenze parodistiche euripidee: ce n’è dall’ Alccsll, I Ippolito, la Medea, 1 Ecuba, il Bellerofonte. La parodia era naturalmente estesa alla musica del brano e ai gesti dall’attore. Pag. 202, v. 16. - Parole che nelle Cretesi d’Euripide diceva Catreo, re di Creta, alla figlia Erope, sorpresa fra le braccia d’un ministro. Pag. 204, v. 10. - Buffone canzonato anche negli Acarnesi e nei Caoalieri. Pag. 204, v. I I. - Sei oboli, cioè la paga di due giudici. Pag. 206, v. 10. - Perchè non gli bisognerà uscir di casa. Pag. 209, v. 2 - Invece di Lachete, Aristofane chiama il cane Labete con allusione alla radice lab, prendere. Pag. 210, v. 4. - Adombro come posso un giuoco di parole del testo: Hestla significava tanto la Dea del focolare, quanto il focolare stesso; e Schifacleone dice che vuol rovinare 1 imputato aph hestias, dal focolare, dalle radici. Pag. 212, v. I. - Mi pare che Aristofane, secondo il suo solito, derida la volgare sconcezza di certe abituali spiritosità sceniche. Pag. 213, v. 5. - Una delle tante attribuzioni d’Apollo, che ne riceveva l’epiteto di Agyièus. Pag. 214, r. 6. - Cfr. l’introduzione alla commedia, p. 143 sg. Pag. 214, v. 10. - Vedi introduzione. Credo si debba intendere Cane come nome proprio. Aristofane paragona volentieri Cleone a cane mordace e ringhioso. Pag. 217, v. 10. - Per i due codirossi, diceva il proverbio. Pag. 219, v. 3. - Su questo episodio vedi A comesi, voi. I, p. 67, V. 18 e nota relativa.