NOTE A “ LE NUVOLE „
Pag. 4, r. 2. - Clr. il geniale studio di Siiss, De personarum antiquae comoediae atticae usu atque origine, 34 sg.
Pag. 6, r. 11.- Cfr. Ebert, Hisloire de la lilléralurc au moyenàge, I, 262; Roediger, Contrasti antichi, Firenze. 1887; D’Ancona,
Origini del teatro italiano, 1, 547 sg.
Pag. 6, r. 16. - Scheriilo, La commedia dell’arte in Italia, p. 259.
Pag. 7, r. 15. - D’Ancona, op. cit., 552-556.
Pag. Il, v. 8. - Durante la guerra del Peloponneso, gli Ateniesi
trattavano i servi più umanamente, per paura che disertassero. Pochi anni
dopo se ne rifugiarono presso i Peloponnesi. a Decelea, più di ventimila
(Tucidide, VII, 24).
Pag. 12. v. 2. - Più che le cimici!
Pag. 12, v. 15.! cavalli di alcune razze venivano bollati su una coscia
con un kàppa e detti hoppatiai. Kàptein in greco significa picchiare: e su
questa somiglianza di suono Lesina fonda un giuoco di parole non troppo
più spiritoso di quello che risulta dal mio adombramento.
Pag. 13. v. 4. - Espressione tragica, forse euripidea, nella quale « debito »
aveva un senso generico, non lo specifico che qui gli attribuisce Lesina.
Pag. 14, v. I. - Si aspetterebbe una cimice.
Pag. 14, v. 15. - Incesirata, dice il testo: e Cesira dovè essere qualche
donna di raffinatissima eleganza.
Pag. 15, v. 3. - Coliade, dice il testo: era un epiteto dell’Afrodite
che aveva un tempio sul promontorio Coliade. Lesina scherza sulla somiglianza del nome con la parola £o/é, coscia.