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I CALABRONI 227


sbigottiti... dal console! Trovato un talismano
tal, che tenea dal vostro suolo ogni mal lontano,
voi l’altr’anno il tradiste, mentre egli la semente’
spargea d’idee nuovissime, che poi crebber su stente:
vostra mercè, che intese non le avevate a fondò!
Pur, libando a Diòniso, spesso ei giura che al mondo
mai commedia migliore di quella non s’udi.
Onta è a voi non averla capita li per li;
ma di fronte a chi ha senno, non scapita il poeta
se, sorpassati gli emuli, cadde pria della mèta.
D’un fiato.
Stretta
Ma, brava gente, d’ora in poi dovete
quelli amar dei poeti che s’ingegnano
di trovare ed esporre idee men viete.
Questi cercate, dei consigli loro
fate tesoro,
e dentro le cassette custoditeli,
fra le cotogne. Se così farete,
a voi per tutto l’anno
di saggezza le vesti olezzeranno!

coro

Strofe
Oh noi baldi nella pugna, oh noi baldi nella danza,
una volta! Oh di prodezza
noi fra gli uomini campioni! Ma quel tempo ora fuggia,
e più candido di cigno è il mio crin. Da ciò che avanza