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I CALABRONI 213


a questa soglia ordendo ora si va;
ed abbia alfine termine
la nostra cecità.
Io Peàn, io Peàn!

schifacleone

Oh Sire che tuteli — le vie, che all’uscio mio vigili accosto,
gradisci questo rito — che per via di mio padre ora si conia:
fa’ ch’egli i suoi costumi, — che tengono del leccio, e l’acrimonia
lasci da parte; e miele — nel cuore infondi a lui, dove ora è
mosto!
Fa’ ch’egli verso il prossimo
pieghi benigno il cuore,
l’accusato commiseri
più dell’accusatore,
bagni il viso di lagrime
se alcuno lo scongiuri,
e ai suoi costumi duri
e alla bile pungente come ortica
addio per sempre dica.

coro

Antistrofe
Con te leviam concordi e prece e canto
per la tua nuova carica, per quanto
dicesti. A noi gradito
sei tu. Se ben capito