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200 ARISTOFANE


Antistretta
Per ’questo sempre sotto catenaccio
io ti tenea: volea nutrirti, o babbo,
e che nessuno ti pigliasse a gabbo
coi paroioni; e adesso ti procaccio,
se il brami, ogni piacere:
tranne che il bere latte... di cassiere!

coro

Durante l’allocuzione è passato via via dallo sdegno
all’interesse e all’entusiasmo; e infine prorompe.
Chiusa
Saggio dawer chi disse: « Non giudicare pria
d’ascoltar le due parti! » — Ora stravinci tu,
parmi: il furor mio sfuma, il randel gitto via
E tu, compagno della mia lieta gioventù,
Strofe
non far lo sciocco, dà retta a tuo figlio,
dà! Non far l’ inflessibile e il cocciuto!
Oh se un cognato a darmi un tal consiglio,
oh se un parente io pure avessi avuto!
Ma ora, un dei Celesti
certo s’adopra
per il tuo bene, e te di manifesti
favor’ copre: gradiscili
e non pensarci sopra!