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170 ARISTOFANE


non era; ma canterellando una canzone
di Frinico — ch’è amante di musica —, ei primo
correva e.ci guidava. — Opportuno io stimo
pertanto, oh miei compagni, — fermarci qui avanti,
e chiamarlo in musica, — ché alle volte, i canti
noi faccian, per la voglia, — sguisciare alla soglia!
Durante questo brano, i coreuti si sono tutti aggruppati in mezzo
all’orchestra. Ora cominciano lentamente ad avanzare verso la casa
di Filocleone.

primo semicoro

Strofe
cantando.
Perché non ci ascolta, il buon vecchio? Perché non se fatto
vedere
sull’uscio? Ha perso i sandali,
o nell’oscurità
urtò un dito, o il malleolo
— ché avanti è con l’età —
gli se gonfio? £ pur possibile
che gli sia sceso il braghiere!

secondo semicoro

Ed era il più duro, una volta, di tutto lo stuolo!
Inflessibile ei solo
si mostrava; e quando un supplice
lo invocava, a capo basso
rispondea: «Tu cuoci un sasso!»
Al ragazzo.
Oh bimbo, allunga il passo!