Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/161

158 ARISTOFANE


figlio, Schifacleone; ed i suoi modi
sono pierfi d’asprezza e di burbanza!
Si ributtano giù a dormire e ronfano.

schifacleone

si desta, si stira, si sporge dall’ altana.
Chi ronfia! Ehi, Rosso! Che ve la dormite?
ROSSO
Povero me!

sosia

Che ce?
ROSSO
Schifacleone
s’è svegliato!

schifacleone

Qui, svelto, uno dei due;
ché il babbo s’è ficcato non so dove
nella cucina, e rode come un topo:
attento, attento al buco dell’acquaio,
che non ci scappi! (-4 Sosia) Tu piàntati all’uscio!

sosia

Ecco fatto, padrone.

schifacleone

Oh re del mare,
chi fa rumore in cima al fumaiuolo?
Guarda in 9u: dal fumaiòlo sbuca la testa di Filocleone.
Coso! Ehi, chi sei?