Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/155

152 ARISTOFANE


ROSSO
Pinsto, comincia dalla chiglia, dunque!

sosia

Mi parve di veder, sul primo sonno,
dei pecori seduti a parlamento,
con bastoni e mantelli, entro la Pnice;
e mi pareva che fra questi pecori
arringasse una foca bettoliera
che urlava come un porco abbrustolito.
ROSSO
Ohibò!

sosia

Che c’è?
ROSSO
Sta zitto, basta, basta!
Puzza di cuoio rancido, il tuo sogno!

sosia

L’empia foca poneva indi in bilancia
grasso di bove.
ROSSO
Ah, poveretto me,
vuol divenire grassator del popolo!