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12 ARISTOFANE


Ah, poveretto me,
non ci riesco! Mi mordono i debiti,
la mangiatoia e le spese di questo
figliuolo! E lui va con tanto di zazzera,
marcia a cavallo, guida cocchi, sogna
corsieri! E io crepo, nel veder la luna
che s’avvicina al venti: e i frutti corrono!
Ad un servo.
Ragazzo, accendi il lume, e porta il libro,
che veda a quanti debbo, e faccia il computo
degl interessi. A quanto ascende il debito,
vediamo? — Dodici mine a Pascione!
Dodici mine a Pascione? Di che?
Perché le ho prese in prestito? — Ah, fu quando
comprai quel puro sangue! Poveretto
me! Ti fosse marcito avanti, il sangue!

tirchippide

s agita nel sonno, e grida.
Questa è soverchieria. Filone! Tieni
dalla tua mano!

lesina

Ecco, eccolo il malanno
che m ha dato il tracollo! Anche sognando
vede corse e cavalli!