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110 ARISTOFANE



socrate

Meglio, se ce n’erano
un migliaio presenti, meglio assai!

lesina

Un altissimo grido all’etra io scaglio!
Viva, viva! In malora gli usurai,
e il capitale, ed il frutto dei frutti!
Farmi quei tiri brutti
non potrete più mai!
Nella mia casa ewi un figliuol che sfolgora
per lingua a doppio taglio,
salvezza alla magion, mio baluardo,
dei nemici sbaraglio,
alleviatore dei paterni guai!
Sll’, entra, e fallo uscir senza ritardo!
Socrate entra.
Figlio, figlio, esci fuore!
Ascolta il genitore!
Torna Socrate, e conduce Tirchippide, emaciato, sordido,
senza scarpe ai piedi.

socrate

Questi è quel desso!

lesina

Amore, anima mia!