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PREFAZIONE XCIII

Si giuoca. Ercole non sa, la fanciulla è molto abile, e gli dà ammaestramenti (47); ma, cattivo scolare, 1 amoroso fa poco profitto, e il bel calice passa alla vincitrice (48). Probabilmente il gioco seguitava; e quando Fig. 27 ( pag. XLVill ) al povero merlo non erano rimaste che rare piume, lo mettevano alla porta, senz’altro parlar di pranzo. Egli, per consolarsi, andava a bere quei pochi che gli restavano alla taverna (49). Oh sentite ora che bella figura faceva Afrodite nel Faone di Platone! Faone era un battelliere che per mercede tragittava! passeggeri da Lesbo sul continente. Una volta accolse gratis nella sua barca Afrodite, tramutatasi in vecchia, e la Dea riconoscente gli die’ un’ampollina di balsamo, col quale ungendosi avrebbe innamorato di sé tutte le donne; una reminiscenza, forse, comicamente esagerata, del dono che altra volta aveva fatto Afrodite, di Elena a Paride.