Non si può tribuirgliene la paternità con sicurezza
assoluta, ma è ben degno di lui quest’altro vaghissimo
frammento tii una commedia intitolata: 1 Persiani. Qualcuno prometteva il ritorno dell’età dell’oro, della ricchezza
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Fu. 22 ( pag. XLVII)
universale: altri obiettava che allora nessuno avrebbe più
voluto compiere i lavori manuali. E il primo (130):
D’aratori, di chi fabbrichi gioghi e falci, di ramai,
di semenza e palizzate, che bisogno avrem più mai:
Dalle fonti giù di Pluto. a irrigare ogni sentiero
fiumi gonfi e romorosi scenderan di brodo nero,
travolgendo, a mo’ di ciottoli, pan buffetti e berlingozzi:
verserà, piovendo, il cielo, vin fumoso giù nei pozzi;
il purè cadrà dagli embrici caldo caldo, con frittelle
tutte gigli, tutte anemoni, con ravioli a cascatelle;
e pei monti, sopra gli alberi, sbocceran salsicce al posto
delle foglie, calamari delicati, e tordi arrosto.