troverà sempre un po’ di tempo da curare la sposa legittima. — No, sembra rispondesse la Commedia (181):
Confuterò le tue ragioni. Un tempo,
pur avendo pe’l capo un’altra donna,
s’occupava di me, di quando in quando;
ma ora, un po’ l’età, molto il bicchiere,
non ci posso contare affatto affatto.
Abboccamento di Cratino con gli amici che lo rimproverano: «Tu trascuri troppo tua moglie per quella
femminuccia; o — uscendo di metafora —: per quel
maledetto bere tu non sei più il poeta d’una volta. Oh
smetti! ». « Ma se il vino — rispondeva il vecchio — è
l’anima della poesia! Chi beve acqua non farà mai nulla
di buono!» (Framm. 199; cfr. Kock). Gli amici dubitano; e allora, per dimostrare la sua tèsi, il poeta s’abbandona al proprio estro, e così impetuosi gli sgorgano
i versi dalle labbra, che un amico — si ricordi la similitudine di Aristofane — esclama (186):
Che torrente di versi, o nume Apollo!
Romoreggian le fonti, dai suoi labbri
dodici polle, dalle fauci sgorga
tutto un Ilisso. Oh che vi devo dire!
Tappategli la bocca, od ogni cosa
con un fiume di carmi inonderà!
11 primo argomento degli amici è dimostrato falso.
Essi pensano allora a qualche altro espediente (187):