Certo, ed è naturale, egli per alcuni riguardi rimane
legato alla tradizione assai più dei suoi grandi rivali Eupoli
ed Aristofane. Circa la metà dei suoi drammi svolgevano
soggetti mitici; e d’un paio, il Dionisalessandro e l’Ulisse,
possiamo tuttora riordinare la tela. Quella del primo, anzi,
Fig. 15 (pag. XL1II)
ci è data senz’altro da un papiro trovato pochi anni fa ad
Oxyrhynchus. (’)
Diòniso, conosciuta la deliberazione di Giove intorno
al famoso pomo della discordia, assume le sembianze di
Paride, e va in sua vece a dare il giudizio. Poi si reca
a Sparta, rapisce Elena, e torna sull’lda a godersi la luna
di miele. Ma saputo che gli Achei hanno invaso il paese,
si rifugia tutto impaurito nella capanna di Alessandro
(Paride). Li camuffa Elena da oca e la ficca in un cesto,
sé stesso da montone; e attende gli eventi. A questo punto
probabilmente, il Coro, che sembra fosse di satiri, e che
(’) The Oxyrhynchus Papyri, IV. p. 61 sg.