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PREFAZIONE XLI

Con la disamina, poi, d’un gran numero di statuette di terracotta del V sec. (fig. 5) e più con inconfutabili illazioni dalle commedie aristofanesche, il Korte stabili che anche in queste i personaggi si presentavano con aspetto non dissimile. Già dissi in che limiti mi sembrava si dovessero restringere queste conclusioni. Che poi questi messeri fossero signori assoluti nella commedia megarica, e quindi, naturalmente, in tutta la commedia di piazza, riesce provato dal luogo delle Nuvole in cui Aristofane tesse l’elogio della propria commedia (v. 608): Vedete quanto ha garbo! Prima di tutto è giunta senza quel cuoio pendulo, marchiano e rosso in punta che fa ridere i bimbi. Non c’è dubbio che al bel numero appartenessero! due istrioni che su un vaso beotico si azzuffano con due