Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu/367

256 ARISTOFANE

si rappresentavano su di una macchina portatile (encfclema). che veniva rotolata luor della casa stessa. Qui, come si vede, il poeta giuoca a carte scoperte. ( Pag. 46, r. IO. - Simbolo comico dell’eccessiva sottigliezza e dell’astruseria che cominciavi a prevalere nelle tragedie euripidee — come, del resto,’ in ogni forma di poesia e d’arte. — Cfr. introduzione alle tT’Cuootc. Pag. 46, r. 11. - Critica ad Euripide perchè aveva introdotto sulle scene eroi in troppo miserevole aspetto. Pag. 47, v. 3. - Perchè stando per aria è possibile cadere e stroppiarsi. Pag. 47, v. 7. - Diceopoli ricorda di aver veduto, tanti anni fa, un dramma con un protagonista straccione e cicalone; ma non gli sovviene pili il titolo: sicché Euripide è costretto ad enumerargli un certo numero di drammi, pieni tutti di cenci e di chiacchiere. Pag. 47, v. IO. - Eneo, re di Calidone, dopo la morte del figliuolo Tideo, mentre il nipote Diomede era impegnato nell’ impresa di Tebe, fu spodestato dal fratello Agrio, e dovè errare come mendico, finché Diomede tornò, uccise Agrio, e restituì il regno al nonno. Euripide aveva svolta in un dramma questa leggenda, mettendo sulle scene Eneo vestito appunto da pitocco. Pag. 47, v. 13. - Figlio di Amintore. La concubina di questo, dopo averlo inutilmente richiesto d’amore, lo calunniò verso il padre di averla tentata: e Amintore fece accecare e imprigionare il figlio. Scoperta la verità. Amintore uccise la concubina e sè stesso; e Chirone restituì la vista all’ innocente. Nel Fenice euripideo l’eroe veniva sulla scena cieco, misero, lamentandosi di non aver cuore di darsi la morte. (Framm. 813, Nauck). Pag. 48. v. 4. - Molto note sono le avventure di Filottete. L’eroe, sconciamente piagato, ed inselvatichito per la lunga dimora nell’ isola deserta, non doveva certo offrire un gradito spettacolo. Pag. 48, v. 7. - Nel Bellcrofonle euripideo l’eroe appariva precipitato dal Pegaso, azzoppito e coperto di sordidi panni. Pag. 49, v. 5. - Tieste e Ino sono altri titoli di tragedie d’Euripide. Atamante, re di Tessaglia, credendo morta la moglie Ino, fuggita da casa in un momento d’entusiasmo dionisiaco, sposa Temisto, da cui