Pag. 24, v. 7. - V. la nota a pag. 13, v. 12. Forse non è senza
intenzione ricordare il frigido Teognide a proposito di grandi nevicate;
ma anzitutto la « menzione serve a far rilevare il gran tempo che era
durata l’ambasceria.
Pag. 24, v. 8. - Invece di trincare si aspetterebbe qui dimorare.
Pag. 25. v. 3 - Gl’ innamorati solevano scrivere il nome degli
amali o sui muri, o sui tronchi, o sulle foglie. Nomi di giovanetti e di
fanciulle, seguiti dagli epiteti l(alós, l(alé—bello, bella, abbondano, come
ognun sa, nelle rappresentazioni dei vasi fittili.
Pag. 25. v. 6. - Le Apalur/e erano feste celebrate dagli Ateniesi nel mese Pyanepsione (il nostro ottobre) in tre giorni. Il verbo
apalétn significa ingannare. E io adombro in qualche modo il giuoco di
parole, sostituendo la parola pasticci alla corrispondente greca (allànles),
che significa salsicce.
Pag. 25. v. 16. - Sentendo che Tcoro conduce gente con sè, Diceopoli capisce che si tratta d’una nuova scroccheria.
Pag. 27, v. 2. - Diceopoli aveva portato seco un myllotóa (torta
condita con aglio, cacio, uovo), per mangiarselo all’assemblea. Un tratto
simile è riportalo da Teofrasto come caratteristico dell’ àgrolkos (il
rustico).
Pag. 27, v. 4. - Con aglio si solevano eccitare i galli a quelle
zuffe che formavano la delizia degli Ateniesi.
Pag. 27, v. 9. - La pioggia o altro simile presagio meteorico
bastava a far sospendere la seduta. Grande era la credulità degli Ateniesi
nei presagi.
Pag. 27, r. 17. - I personaggi che giungono da terre straniere
entrano dalla pàrodos sinistra.
Pag. 28. v. 9. - I Peleponnesi ogni volta che invadevano l’Attica mettevano a sacco le campagne. Per lo scempio delle viti sanguina
specialmente il cuore dei contadini aristofaneschi.
Pag. 28. r. 14. - Un po’ grossolano è il simbolismo pel quale la
tregua t rappresentata da assaggi di vino. Lo scoliaste lo dice derivato
dal costume di suggellare col vino i palli giurati.
Pag. 29, v. 2. - Si soleva in taluni vini infondere della pece
per impedire che inacidissero. Qui si vuol dire che una tregua di Ire anni
soli avrebbe presto ricondotti gli Elioni a calafatare le navi per la guerra.