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PREFAZIONE | XXIII |
Osserviamo infine che per molte delle incarnazioni aristofanesche di questo tipo, e solamente per esse, riesce provata la presenza del fallo. Risulta infatti dal contesto che si presentarono ornati di questa appendice Diceopoli (Acarn. 1248), Filocleone (Calabroni, 1037, Fig. 6 (pag.XLII) 1475 sg.), Trigeo (Pace, 1389 sg.), Mnesiloco (Le Donne alla festa di Dèmetra, 79, 271, 713, 1205), e infine, Gabbacompagno e Sperabene (Ucc., 354). Qualche altro personaggio, secondario, ma aggirantesi nell’orbita segnata dal protagonista, che oramai chiameremo per brevità il Buffo, fu levato all’onore del tradizionale simbolo: gli Odomanti degli Acarnesi (175), per esempio, e Cinesia, e gli ambasciatori della Lisistrata, pei quali, del resto, era quasi reso obbligatorio dall’intreccio della commedia. Ma dai rispettivi contesti non si raccoglie un solo accenno che dimostri il carattere fallico di tutti! personaggi che si allontanano dal tipo del Buffo; e risulta invece che Agatone e Clistene non furono fallici.