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68 ARISTOFANE



diceopoli

Brandisce delle fruste, e traccia segni sul terreno.
Ecco i confini del mercato mio.
Qui c’è commercio libero per tutti
i Megaresi ed i Peloponnest
ed i Beoti, a patto che a me vendano,
ed a Lamaco no. Dispongo questi
tre scudisci di Lepra, eletti a sorte,
a guardia del mercato. E qui non c’entri
ombra di sicofante o soffionita
d’alcun genere. E adesso vado a prendere
il pilastro coi patti della tregua,
e lo colloco in piazza, bene in vista!
Entra un Megarese e si tira dietro due bimbette.

megarese

Finalmente te veco! È chisto, o è n’ato
’o mercato d’Atene? Io te saluto.