Ma durante la guerra del Peleponneso, l’atleta dovrà
cedere il posto al tassiarco dal mantello scarlatto e dal
cimiero triplice svolazzante. Eupoli nelle sue Città ne
introducèva un esemplare bellissimo. Era quel Senzapaura (Adimanio), menzionato anche nelle Rane (1619),
figlio, secondo il commediografo, di Biancocimiero, e
nipote di Saccheggia. Della schiatta, dunque, di Pirgopolinice. E glie ne dovevan fare qualcuna molto grossa,
perché egli si meravigliava come tanto si osasse contro
un suo pari (210):
Ma è roba da chiodi, che si debba
trattare così me, figlio di Biancocimiero, e nipote di Saccheggia.