brevemente altre quistioni concernenti la tecnica drammatica d’Aristofane.
Aggiungo che, per non sopprimere un caratteristica effetto mimico che fu assai caro alla commedia antica, e che trova in questi Acarnesi simpaticissima espressione, volli- dialettali nella versione, come sono nel testo, le parti del Megarese e del Beota. La seconda si deve a Genuino Ciccone; per la prima non mi negò la sua collaborazione Salvatore di Giacomo. Rendo qui pubbliche grazie ai dilettissimi amici: non senza temere che in piú d’un lettore nasca il rimpianto che non sia dialettale anche il resto della commedia.