Anche in Frinico, e questo non lo distingueva dai suoi
rivali, era vivissimo il culto dei tempi andati. E gl’ispirò
un elogio di Sofocle che divenne famoso (31):
Fu. 31 lp>8. XUX)
Oh avventurato Sofocle, che dopo
un viver lungo, si spengea! Felice
e fino! Scritte assai belle tragedie,
muore in buon punto, e non aspetta i guai!
Frughiamo ancora un po’ nel prezioso volume dei frammenti. Togliamo dagli Amfizioni di Teleclide, un’altra
descrizione dell’età dell’oro. Un personaggio narra d’aver
compiute le seguenti meraviglie:
La vita che ai mortali apparecchiai, mi piace
dal principio descriverti. Intanto, era la pace
bene comune a tutti, come l’acqua ai di nostri,
né producea malanni la terra allor, né mostri.
Ogni util cosa, invece, crescea spontaneamente.