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04 PURGATORIO. Quel che par sì membruto,- e che s’accorda, Cantando, con colui dal maschio naso, D’ogni valor portò cinta la corda.. E se re dopo lui fosse rimaso Lo giovanetto che retro a lui siede, Bene andava il valor di Vaso in vaso.. Che non si puote dir dell’altre rede: Jacopo e Federigo hanno i reami; Del retaggio miglior nessun possiede. Ì. Rade volte risurge per li rami L’umana probitate: e questo vuole Quei che la dà, perchè da lui si chiami. vindicaiif jusqu’à l’excès, dur et impitoyable à ses sujets. Pendant le cours de son règne, il y evi plus d’impois, de laaés, et de muttòtes que dans tous les règnes précédenles. Quando Dame scriveva queste cose, Filippo era vivo: morì nel isn. ~ Lancia. Albero Cr.: Colui il quale eglino lanciarono {transfixeruni.). (SD Membruto. Pieiro III d’Aragona, probissimo, dice Pieiro. Nello Stemma regurn Aragonae aagiunlo al Baiionaritim temparum del Pelavio, chamns magnus. Oli: Fu grosso del corpo e forte d’animo e di mente. — S’accorda. Oli: Si come elli furono discordi in prima vita per via d’occupazione del regno di Sicilia, così qui, purgando loro negligfnza divenuiaper occupazione in fatto d’arme,. per amore s’accordano e dicono: Salve, Regina, maler misericordiae. Pieiro (t’Aragona... fu valente e sper io in fatti d’arme.. e recò sono la sua signoria più gemi, ed alcuno regno occupato daSdracini verso la Spagna. — Naso. Carlo il ecchio di Puglia, conia di Provenza. Oli.: Avea grande naso; ch’è segno di molla discrezione. (F) Corda. Reg. Il, XXII, ss: Accinxit me fortitudine. Isai, XI, s: Erii justiiiacingulum lumborumejus; et fiaes cinctori’um rtnum ejus.. (SD Retro. Alfonso d’Aragona suo prinoogenilo, simileal padrein bonlà. Regnò in Aragona, ma poco; gli successe Giacoposecondogeniio, e Federigo l’altro fratello ebbe la Sicilia. Onde dice ritnasn, cioè più lungamente vissuto i Vi IL. VII, J0i).L’Oiiimo dice d’Alfonso: Morì giovinetto, pieno di buona tesiificanza, onoraiore di valenti uomini, liberate e virtuoso amatore di giustiziale magnanimo in volere acquistare. Guerreggiò contro Carlo d’Angiò per difesa della Sicilia. (F) Vaso. Jcr., XLVIII, il: Feriilis fuit Moab ab adolescentia sua, et requievii in foecibus niis: nec transfusus est de vose in vas. La Chiesa adopera sovente l’imagine del vaso a denoiareil Irasmellersi delledisposizioni da’ padri ne’ tigli.. (L) Che: il che. — lìtde: credi. — Miglior: del valore. (SL) Hede. Tobi a: Ti farò mìa reda — Jacopo. Vili, Vili, 81; X 44; XI, 75. L’Oiiimo: Donno Jacopo, il quale dopo la morte del padre nel I28.s. fatto donno Alfonso re d’Aragona, fu fatto re di Sicilia, il quale fece grande guerra contro a’ successori del re Carlo; finalmente si pacificò con la Chiesa e co’ detti successori, e ’l suo fratello ritenne la Sicilia contr’alla Chiesa ^d a quelli della Casa di Puglia, non ostante la detta pace e parentaiio contratto per lo fratello contro la delta casa; la qual guerra a interpolali tempi ha dato molto gispendio alta casa di Puglia, e li Sici’ liani hanno sostenute dog He e danni. Nel 4299 Alfonso, per istigazione di Bonifazio, s’armava contro U fratello suo Federigo re di Sicilia; nel 4300 lo vinceva, ma indarno, in navale battaglia. (F) Retaggio Cc.,de OH. -.Ottimo retaggio da’ padri tramandasi a’ figli, e più prestante d’ogni patrimonio, la gloria della virtù e de’ nobili fatti: al quale retagqio portar disonore é da giudicare empietà. (L) Itami: ne’ figli. — Quei: Dio. — Qhiami: chieda. iSL) Risurge. Delle piante, Virgilio.- Fortia surgunt (Georg., H). — Rami Traslato che rammenta l’imagine dtW albero genealogico —Chiami. Chiamare per chiedere dicono in Piemonte. E chiamatore in un antico è chi chiede un pubblico uffizio, lai. petitor. Ma qui chiamare suona at