Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[v. 1-15] | c o m m e n t o | 809 |
le ditte persecuzioni e trasformazioni de la Chiesa che è lo carro, de la corte ch’è lo timone, le virtù ditte di sopra si dolseno, et insiememente Beatrice lo confortò; ne la seconda parte finge come Beatrice lo sollicitò ch’elli la seguitasse et ammonittelo ch’elli la dovesse dimandare, et incorniciasi quive: Così sen giva ec.; nella tersa finge com’ella li dichiarò che chi fa male a la Chiesa d’Iddio ne fi’ punito, e come verrà uno duca che farà vendettta dei mali pastori e dei principi che corrompono li pastori, et incominciasi quive: Et ella a me ec.; nella quarta finge come Beatrice dichiara che tosto avverrà quello ch’ella à preditto, et ammonisce lui che lo scriva, et incominciasi quive: E forse che la mia ec.; nella quinta finge come Beatrice ancora continua belle sentenzie e dichiaragioni, e quive incomincia: Qualunque rubba ec. Divisa la lezione, ora è da vedere lo testo co l’esposizioni letterali, allegoriche e morali.
C. XXXIII — v. 1-15. In questi cinque ternari l’autore nostro finge che per lo trasformamento del carro e rubbamento de la pianta ditta di sopra si dolesseno le tre virtù teologiche e le quattro cardinali, e Beatrice le confortasse e consolasse, dicendo così: Le donne; cioè le sette virtù teologiche e cardinali, cominciaron lagrimando; cioè dolendosi con lacrime, quil salmo che incomincia: Deus, venerunt gentes in haereditatem tuam, et polluerunt templum sanctum tuum — , dolce salmodia; cioè dolce canto di salmo: e viene apponitive al Deus, venerunt gentes ec. salmodia; cioè canto di salmo, alternando; cioè scambiando et avvicendevilmente dicendo ciascune lo suo verso, come si fa in coro, Or tre; cioè ora le tre virtù teologiche, or quattro; cioè ora le quattro virtù cardinali. Questo salmo contiene lo lamento che fa lo Salmista del guastamento del tempio di Dio, e però finge l’autore che l’udisse cantare quando fu veduto lo trasformamento de la Chiesa di Dio e li rubbamenti de la pianta, per dare ad intendere che li virtuosi omini ogni volta si dolliano ch’elli odeno così trasformata la corte di Roma, che di spirituale sia fatta carnale, e di santa viziosa e peccatrice; e cusì li adornati di virtù cardinali, come li adornati di virtù teologiche, e che per questo li virtuosi ne siano perseguitati. E Beatrice sospirosa e pia; cioè dolorosa di quello trasformamento, e pietosa in verso Iddio, cioè amatrice dell’onore d’Iddio et in ver lo prossimo, cioè de la salute del papa e dei cardinali e di tutta la corte e dei virtuosi che sono perseguitati dal mondo, Quelle; cioè sette donne, ascoltava sì fatta; cioè sì penosa di tale trasformazione e persecuzione, che poco Più a la Croce; cioè di1 Geso Cristo, sì cambiò Maria; cioè la Virgine
- ↑ Geso per Gesù adoperarono talora gli antichi. Nella Tavola Rotonda «la fede del nostro Signore Gieso Cristo». E.