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[v. 142-160] | c o m m e n t o | 801 |
ora sotto similitudine dimostra l’adulterazione de la corte col re di Francia; e come si tirò la corte in Provensa, assimilliando la corte a la meretrice, e lo re di Francia al gigante, dicendo: M’apparve; cioè a me Dante apparve: imperò che ne la fantasia mia lo venni ripensando e ritrovando per le scritture, una puttana: bene assimilila lo papa a la meretrice: imperò che come la meretrice non ama se non lo denaio; così elli non ama le virtù; ma li denari, e non dava li benefici per meriti; ma per denari: e com’ella cerca delettazioni e lascività; così cercava allora quel papa. Di papa Bonifazio intese qui l’autore, del quale fu ditto di sopra canto xx sciolta; cioè libera, che nessuno avea che la castigasse, nè che la riprendesse; e così era allora, et anco è ora, che col dispensare e con questo papa potest omnia: ogni cosa licita e non licita fa lo papa di Roma, e niuno li contradice, Seder; cioè riposarsi, sovr’esso: cioè sopra esso carro, cioè signoreggiare la Chiesa, Sigura; perchè non temea ostacolo, nè riprensione, come rocca in alto monte: rocca si chiama la fortessa bene fornita; e lo papa di Roma era forte e bene fornito di tesoro: e quando la fortessa è in alto è più malagevile a prenderla che s’ella fusse in piano, e così lo ditto papa di Roma era tanto posto in alto per dignità e per reputazione e per sua setta, ch’elli avea fatta, che a la sua altessa nessuno poteva montare per vincerla, nè per combatterla, co le cillia intorno pronte; cioè vagheggiatrice e pilliatrice col suo sguardo di cui ella ragguardava, et elli lei ragguardasse: questo è ne la meretrice, e veramente era nel papa di Roma: imperò ch’elli con le piacevili parole pilliava ogni uno e con le grandi promissioni. Papa Bonifazio fue eloquente e facundo molto, e molto astuto. E, come; la guardasse, s’intende, perchè nolli fusse tolta; cioè acciò che nolli fusse tolta la ditta meretrice, Viddi; cioè io Dante, da costa; cioè da lato, a lei dritto; cioè a la ditta meretrice, un gigante: gigante s’interpetra generato di terra: ogni omo è generato di terra; ma meritevilmente si dice generato di terra chi più s’involge nei beni terreni, et appella lo vulgo giganti li omini grandi, cioè di grande statura; e per tanto per lo gigante s’intende lo re di Francia, perch’era di grande potenzia et avea grande amicizia col papa, e mostrava d’avere come fa la meretrice al suo drudo per cavare da lui, et elli a lei per cavare da lei, E baciavansi insieme alcuna volta: lo bacio è segno d’amore, e per tanto si dice de1 l’autore
- ↑ C. M. dall’autore
corna disobedienzia dei comandamenti correspondenti, et ara la trasformazione facendo così in tutto; la qual cosa non abbo scritto per brevità, et anco perchè mi pare una abominazione scrivere questo della corte di Roma, capo della santa Chiesa. Ma abbolo figurato brevemente, come appare, di sopra nella figura segnata con la scrittura.