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[v. 142-160] | c o m m e n t o | 797 |
cini ch’elli ingannò. Quel che rimase; cioè del ditto carro, oltra quello che n’avea portato lo drago; cioè la parte ch’era rimasa de la santa Chiesa, Si ricoperse de la piuma offerta; cioè li prelati de la santa Chiesa e li altri fideli, che stetteno fermi e non inteseno a lo scisma di Maomet come inteseno altri scismatici, s’adornonno de la dote che diede Costantino a la Chiesa, difendendo la Chiesa col braccio secolare, come Vivace terra; s’adorna, s’intende, di gramigna; ecco che fa la similitudine de la terra fertile che subito si cuopre di gramigna, e così li prelati si coperseno dei beni temporali, Forse con intenzion sana e benigna; questo si rende a l’offerta, che è ditto di sopra, secondo alquanti, et intendono questo; cioè che la piuma offerta a la santa Chiesa forsi fu fatta con sana intenzione e benigna da Costantino; ma perchè c’è questo Forse, che importa dubbio, e nessuno dubbio c’è che la intenzione di Costantino non fusse sana e buona, e però è mellio che si renda al verbo ricoperse. E serà questa sentenzia; che l’accettazione dei beni temporali fatta dai prelati de la Chiesa forsi fu fatta con intenzione sana e buona, e perchè n’è dubbio, però dice: Forse, e questa mi parve la vera sentenzia. e fùne ricoperta; cioè de la piuma offerta, E l’una e l’altra rota; cioè la Chiesa d’Antiochia che fu fatta tra coloro che tenevano lo vecchio testamento prima, e de la Chiesa nuova de’ gentili, venuta di nuovo a la legge evangelica; cioè dei gentili e pagani che adoravano li iduli, e ’l temo; cioè la Chiesa di Roma, che è quella che tira tutte l’altre e governa come timone lo carro, in tanto; cioè in sì poco spazio, Che più tien un sospir la bocca aperta; cioè molto tosto tutti li benefizi de la Chiesa funno fatti ricchi; e questo finge ch’elli vedesse in quello luogo: imperò che tutto questo considerò e vidde, inanti che intrasse a trattare de la gloria de’ beati.
C. XXXII — v. 142-160. In questi sei ternari et uno versetto lo nostro autore finge come poi vidde la santa Chiesa; cioè la corte di Roma trasformata, e di spirituale diventata carnale, e di santa peccatrice e come fece fornicazione col re di Francia ponendo queste cose sotto figura, dicendo così: Trasformato; cioè tramutato, così il difizio santo; cioè per sì fatto modo la Chiesa d’Iddio, che 1 fu di povera fatta ricca, e risalliata de lo scisma fatto da Maomet per lo providimento de’ prelati, usando lo braccio secolare, Misse fuor teste per le parti sue; cioè in sul timone et in ciascuno canto del carro, sicchè funno sette teste come dice lo testo, Tre; cioè teste, sovra ’l temo; cioè del carro, et una; cioè testa, in ciascun canto; cioè del ditto carro, e quattro sono li canti, dunqua quattro funno le teste, e tre quelle
- ↑ C. M. era santa e buona mentre che fu povera, ora per la ricchezza di spirituale diventata carnale, e di santa corrotta, Misse