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la quinta al tempo di Marco Antonio e Lucio Aurelio, e la sesta al tempo d’Antonio terso; e niente di meno tutta via funno perseguitati li cristiani infine al tempo di Filippo imperadore, che fu lo primo imperadore cristiano, e la settima persecuzione fu al tempo di Decio imperadore, e l’ottava persecuzione al tempo di Valeriano, e la nona al tempo d’Aureliano, e la decima grande persecuzione fu fatta al tempo di Diocleziano e Massimiliano imperadori, e l’undecima al tempo di Iuliano imperadore lo quale apostatò all’iduli. Per l’arbor giù; cioè per l’arbore de l’obedienzia, e parea che venisse da cielo; e questo finge l’autore: imperò che niuna cosa si fa dai principi del mondo che non sia permessa da Dio; e perch’ellino se ne credeano piacere a Dio e per rispetto dei loro iddii lo faceano, finge che scendesse per l’arbore che significa li santi ch’erano obedienti a Dio, e però dice: rompendo de la scorza; cioè del ditto arbore; per la quale cosa intende che si ruppe la costanzia e fortessa dei santi uomini, Non che dei fiori; cioè de li esempli virtuosi, ovvero l’orazioni, e de le follie nove; cioè dell’opere virtuose che aveano incominciato a fare li santi omini, le quali s’impedivano per le dette persecuzioni, E ferì ’l carro; questo ferire s’intende quando incomincionno ad uccidere li cristiani, li pastori e li altri santi omini, di tutta sua forza; questo è l’ultimo de la potenzia signorile; condennare l’omo a la morte. Ond’ei piegò; cioè lo ditto carro: imperò che li cristiani s’incomincionno ad appiattare, come nave in fortuna; ecco che arreca la similitudine che lo carro per cosso dall’aquila piegò come fa la nave percossa dall’onda, e però dice: Vinta dall’onda; cioè del mare, or da poggia: poggia è una fune che tiene l’uno capo de l’antenna che tiene la vela pendente; e per questa poggia dà ad intendere lo lato destro de la nave, or da orza: orsa è una fune che tiene legato l’altro capo dell’antenna; e per questa orsa dà ad intendere lo lato sinistro de la nave, sicchè vuole dire ora dall’uno lato ora dall’altro, e così la Chiesa d’iddio ora era percossa a dextris, ora a sinistris nel suo principio da l’imperadori che adoravano l’iduli. Poscia viddi; cioè io Dante; ecco l’altro grande periculo che venne ne la Chiesa d’Iddio nel principio; cioè che si levonno sette d’eretici, che volsono con loro malizie et inganni guastare la santa Chiesa; ma li Teologi resistetteno e convinselli e disfecenli; e questa eresia chiama volpe: imperò che con malizia et inganno procedea come fa la volpe; e però dice: avventarsi ne la cuna; cioè gittarsi in1 el letto del carro giuso; e questo dice, per dare ad intendere che in mezzo de la Chiesa si levonno queste sette dell’eresia; la prima setta d’eretici si levò al tempo

  1. In el; nel, imitazione dai Trovatori che lo tolsero dall’in illo dei Latini. E.