[v. 22-36] |
c o m m e n t o |
733 |
finge come in quil luogo li apparve una donna la quale elli descrive, la quale fu la s. Teologia, come dirà di sotto, e nomineralla Beatrice la quale, figurata per la contessa Beatrice ditta di sopra, l’autore finge che li venisse in amore ne la sua puerizia secondo la lettera per la virtù sua; ma secondo l’allegoria, per ch’elli figurava la s. Scrittura: imperò ch’ella beatifica le nostre anime, quando noi seguitiamo la sua dottrina. Dice così: Io; cioè Dante, viddi già nel cominciar del giorno; cioè quando apparisce il di’, La parte oriental tutta rosata; cioè la parte dell’oriente tutta di colore1 rosso, E l’altro Ciel; cioè l’altre parti del cielo tutte, dove non è l’oriente, di bel sereno adorno; cioè tutto sereno, E la faccia del Sol; cioè la spera del Sole, nascer ombrata; cioè nubilosa, Sì che per temperanza dei vapori; cioè umidi che s’erano levati e contemperavano lo lume eccessivo e lo splendore del Sole, L’occhio; cioè umano, la sostenea; cioè d’avvisare la detta spera, lunga fiata; cioè lunge tempo2: però che lo splendore non ofuscava la vista, per ch’era contemperato per quella ombra. Questo tempo àe descritto lo nostro autore, per fare la similitudine che così li apparve Beatrice, e però dice: Così dentro una nuvula di fiori; ecco che finge che la nuvula3 fusse di fiori, d’entro e di fuori; cioè da la parte d’entro e da la parte di fuori era di fiori la detta nuvula, Che de le mani angeliche saliva; cioè insù inverso cielo, E ricadeva in giù; cioè in verso la terra de le mani delli angiuli, m’apparve; cioè a me Dante, Donna; ecco che figura la santa Scrittura in forma di donna, cinta d’uliva Sovra candido vel; per questo dimostra che avesse uno velo bianco in testa, e sopra ’l velo una ghirlanda d’ulivo; e però dice: cinta; cioè la testa, d’uliva4 Sovra candido vel; cioè di sopra al bianco velo, ch’ella avea in testa, sotto ’l verde manto; cioè sotto lo mantello verde che avea sopra la gonnella, la quale finge che fusse vermillia; e però dice: Vestita di color di fiamma viva; cioè di colore rosso come è la fiamma viva, cioè accesa. In questa parte finge l’autore che di po’ le preditte cose li apparve Beatrice in una nuvola di fiori di fuora e d’entro, che era portata de le mani de li angiuli insù et ingiù, vestita per lo modo che ditto è d’una gonnella rossa o vermillia come fiamma di fuoco con mantello verde, con uno velo bianchissimo in testa che andava infin giù ai piedi e sopra ’l velo una ghirlanda d’ulivo. Questa Beatrice significa la santa Teologia, come ditto è, e chiamala Beatrice, perchè beatifica in questo mondo l’anima che si dà ad essa per grazia e nell’altro poi per gloria. Finge che sia vestita di questi tre
- ↑ C. M. di colore dì rosso: cioè bianche che rappresentano tra foglia e foglia un colore rosso,
- ↑ C. M. lungo tempo:
- ↑ C. M. nuvola
- ↑ C. M. d’uliva; cioè della sua fronte e del suo ramo, Sovra