22Io viddi già nel cominciar del giorno
La parte oriental tutta rosata,
E l’altro Ciel di bel sereno adorno,
25E la faccia del Sol nascer ombrata,
Sì che per temperanza dei vapori
L’occhio la sostenea lunga fiata;
28Così dentro una nuvula di fiori,
Che de le mani angeliche saliva,
E ricadeva in giù d’entro e di fuori,
31Sovra candido vel cinta d’uliva1
Donna m’apparve, sotto ’l verde manto,
Vestita di color di fiamma viva.
34E lo spirito mio, che già cotanto
Tempo era stato co la sua presenza,2
Non era di stupor, tremando, affranto.3
37Senza dalli occhi aver più cognoscenza,
Per occulta virtù che da lei mosse,4
D’antiquo amor senti la gran potenza.5
40Tosto che ne la vista mi percosse
L’alta virtù, che già m’avea trafitto
Prima ch’io fuor di puerizia fosse,
43Volsimi a la sinistra con rispitto,6 7
Col qual il fantolin corre a la mamma,
Quando à paura, o quando elli è afflitto,
46Per dicere a Virgilio: Men che dramma
Di sangue m’è rimaso che non tremi:
Cognosco i segni dell’antica fiamma.
- ↑ v. 31. C. A. Sotto candido
- ↑ v. 35. C. A. stato che alla sua
- ↑ v. 36. Affranto; abbattuto fortemente. E.
- ↑ v. 38. C. A. Per la occulta
- ↑ v. 39. Senti; sentii, senti’, che in antico usavasi con un i solo. E.
- ↑ v. 43. C. A. col respitto,
- ↑ v. 43. Rispitto; dilazione, indugio, speranza. E.