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c o m m e n t o |
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cazione, pone ora la figurazione dei ditti Evangelisti secondo Ezechiel, dicendo: A descriver lor forma; cioè dei ditti Evangelisti, più non spargo Rime; cioè io Dante; e dice rime perchè lo suo parlare è in versi rimati, Lettor; ecco che dirissa lo suo parlare al lettore, ch’altra spesa mi strigne; cioè me Dante, cioè di procedere più oltra ne la materia incominciata, Tanto, che ’n questa; cioè spesa di discrivere altramente li ditti Evangelisti, non posso esser largo; cioè a dirne più ampiamente, Ma legge; tu, lettore, Ezechiel; cioè profeta, che li dipigne; cioè lo quale li descrive nel capitolo primo del suo libro, Come li vidde da la fredda parte; cioè da la parte settentrionale, Venir; cioè descender, con vento, con nube e con igne: però che così dice Ezechiel nel preditto luogo. E qual li troverai ne le suo carte: cioè ne la sua visione, ch’elli descrive, Tali; cioè sì fatti, eran quivi; cioè in quello luogo, che io Dante abbo descritto di sopra, salvo ch’a le penne; cioè all’ali, Giovanni; cioè s. Ioanni evangelista ne l’Apocalissi, è meco; cioè s’accorda meco: imperò che cusì li descrive, come li abbo descritto io Dante, e da lui si diparte; cioè s. Ioanni si diparte da Ezechiel: imperò che nolli descrive come elli: imperò che s. Ioanni dice che aveano sei ali; et Ezechiel dice che aveano quattro penne, e che due coprivano li corpi loro, e due dell’uno si iungevano co le penne dall’altro.
C. XXIX— v. 106-120. In questi cinque ternari lo nostro autore finge, seguitando la processione incominciata di sopra, che di po’ li sette candelabri, e di po’ li vestiti molti di bianco che funno turba molta che niuno potea1 innomerare, e li ventiquattro vecchi e di po’ li quattro Evangelisti figurati animali, a la ditta processione venne in mezzo dei ditti quattro animali uno carro d’oro tirato da uno grifone, dicendo: Lo spazio dentro a lor quattro; cioè animali descritti di sopra, che figurano li quattro Evangelisti, contenne; cioè occupò, Un carro triunfale; cioè a modo di quello, col quale si dava lo triunfo ai principi vincitori di Roma, in su du’ ruote; questo carro figura la sinagoga mutata in santa Chiesa, la quale è in mezzo dei quattro Evangelisti: imperò ch’elli sempre l’accompagnano, come i suoi baroni et adornatori; e le due ruote figurano li du’ testamenti, cioè lo vecchio e ’l nuovo, in su quali è menata la Chiesa di Dio, come lo carro in su due ruote, Ch’al collo d’un Grifon tirato venne; cioè lo quale carro venne tirato dal collo d’uno grifone. Questo grifone significa Cristo, lo quale fu di du’ nature; cioè divina et umana, come lo grifone che è da la parte di sopra uccello, e da la parte di sotto leone. Bene s’adatta questa figura a Cristo: imperò che la parte de lo uccello s’adatta a la divinità, e
- ↑ Innomerare; nomerare, aggiunto l’in, come in innarrare ec. E.