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c o m m e n t o |
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all’occhio la cosa veduta, tutta via si dilatano tanto che vegnano al mezzo correspondente a la virtù visuale, et infine a quive la cosa si discerne bene; e di quinci è che l’occhio picculino vede una torre che è così grande, perchè ’l raggio s’ampia e si dilata tanto, che apprende dil sommo a la fine, et oltra ’l mezzo sì fatto, perchè incominciano a chiudere, le cose che si veggiono incominciano ad apparire minori più l’una che l’altra, intanto che ritorna in acuto e così non vede poi più nulla, sì come appare in questa figura <>. Ma quando fui sì presso di lor fatto; cioè io Dante a quelli che mi pareano arbori, Che l’obietto comun, cioè la cosa, in che opera lo sentimento, cioè la cosa che l’occhio da lunga vedea, e dice comune: imperò che la cosa da esser appresa per li sentimenti è comune a tutti e cinque li sentimenti, infine a tanto che qualcuno non se l’appropria, che ’l senso inganna; cioè lo quale obietto inganna il senso, cioè la virtù visiva, Non perdea per distanzia; cioè per lunghessa, alcun suo atto; cioè alcuna sua operazione; e questo dice secondo l’opinione di coloro che tegnano che ’l vedere adoperi, ricevendo impressione da l’obietto, e non operi mettendo fuora li suoi raggi; ma ricevendo l’ombra de la cosa contra posta e la imagine, La virtù; cioè discernitiva, ch’a ragion; cioè la quale a la ragione, ammanna1; cioè apparecchia, discorso; cioè discorrimento dell’uno individuo nell’altro, tanto ch’ella viene a l’università; e così la discrezione è guida a la ragione e mena la ragione a l’università, Sì com’elli; cioè quelli che parevano arbori, eran candelabri; cioè candelieri accesi, apprese; cioè cognove et apprese, Osanna; questa è dizione ebraica, composta da osi, che viene a dire: Fa salvi, et anna che è interiezione di chi prega, come se dicesse: Deh facci salvi— , E ne le voci del cantare; cioè ne le voci di coloro che cantavano. Questi sette lumi che vegnano in su sette candellieri, che vegnano inansi al carro che significa la santa Chiesa, significano li sette doni de lo Spirito Santo, li quali sono contra sette peccati mortali; et illuminano tutto l’aire, sicchè fanno cognoscere a l’anima umana quello ch’ella dè credere e dirissanola a la sua salute; cioè dono di timore contra la superbia, dono di pietà contra la invidia, dono di fortessa contra l’ira, dono di scienzia contra l’accidia, dono di consillio contra l’avarizia, dono di sapienzia contra la gola, dono d’intelletto contra la lussuria. Di sopra; cioè a sè nell’aire, fiammeggiava; cioè faceva fiamme, il bell’arnese: cioè li ditti 7 candellieri faceano 7 fiamme nell’aire, Più chiaro assai; cioè con più chiaro lume assai, che Luna per sereno; cioè che non fiammeggiava la Luna, quando è sereno, Di mezza notte; dice, perchè quanto è più profonda la notte, più ri-
- ↑ Ammannare; verbo della terza coniugazione foggiato sulla prima. E.