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C A N T O   X X I X.




1Cantando come donna innamorata,
     Continuò col fin di suoe parole:
     Beati, quorum tecta sunt peccata.
4E come ninfe, che si givan sole
     Per le silvatiche ombre disiando
     Qual di veder, qual di fuggir lo Sole,
7Allor si mosse contra ’l fiume, andando
     Su per la riva, et io pari di lei,
     Picciol passo con picciol seguitando.
10Non eran cento tra i suo passi e’ miei,1
     Quando le ripe egualmente dier volta,2
     Per modo, ch’al levante mi rendei.3
13Non anco fu così nostra via molta,
     Quando la donna tutta a me si torse,
     Dicendo: Frate mio, guarda et ascolta.
16Et ecco un lustro subito trascorse
     Da tutte parti per la gran foresta,
     Tal che di balenar mi misse in forse.
19Ma perchè ’l balenar, come vien, resta,
     E quel durando più e più splendeva,
     Nel mio pensier dicea: Che cosa è questa?4

  1. v. 10. Il pronome possessivo suo qui pure adoperato invariabile, come altrove. E.
  2. v. 11. C.A. igualmente
  3. v. 12. C.A. ch’a levante
  4. v. 21. pensar