[v. 121-138] |
c o m m e n t o |
687 |
telda lo dichiarò onde era lo fiume, che vedea che parea contraddire a quello ch’era detto di sopra, come che lassù non possa montare vapori terrestri, nè aquei; e così parrà che non vi dovessi esser fiume, lo qual si genera di vapori umidi nel mondo, dicendo: L’acqua che vedi1; cioè lo fiume Lete, non surge di vena2; cioè che manchi, come quelli del mondo, Che; cioè la qual vena, ristori e’ vapor, che ’l Ciel converta; e qui tocca la Filosofia, dimostrando la cagione del mancamento et accrescimento de fiumi, e’ quali mancano per li vapori dell’acqua che tira a sè lo cielo, e poi crescono quando lo cielo converte e’ tirati vapori in acqua; la qual cosa non avviene nel paradiso terrestre, perchè non vi piove; ma sta sempre equale; e però dice: Come fiume che acquista e perde lena; come fiume mondano che acquista quando piove, e perde quando è secco, Ma esce di fontana salda e certa; cioè3 Lete, salda; dice perchè non vien meno, certa; perchè non cresce, nè manca4, Che; cioè la qual fontana, tanto5 di valor da Dio riprende; cioè acquista, Quant’ella versa da dua parte aperta. Questa fonte, secondo la fizione dell’autore, à dua bocche et ognuna fa un fiume; da man sinistra escie Lete, e da man destra esce Enuoe, e finge sia nello oriente, e però la fonte significa la grazia di Dio confirmante; e due acque, due specie di virtù, che l’una induce dimenticanza del male che è la parte sinistra, e l’altra ricordanza del bene; la prima virtù si chiama purità e semplicità di mente, la seconda fervore e carità di Dio. E però dice: Da questa parte; cioè da man sinistra, con virtù discende; cioè l’acqua6 Lete7 discende con virtù di purità, Che; cioè la qual virtù, toglie altrui memoria del peccato: imperò che chi è in sì fatto stato dimentica el peccato, nè sa che sia peccare: però che è confermato in grazia, e così è venuto a lo stato de la innocenzia, Dal-
- ↑ C. M. dice Matelda a Dante: Questo fiume che tu vedi
- ↑ C. M. deficiente, come fanno li fiumi del mondo li quali alcuna volta mancano, et alcuna cresceno; ma questo sta sempre ad un modo, e però dice:
- ↑ C. M. Questo fiume allegoricamente significa la simplicità e purità della mente. A la quale colui viene che è in stato d’innocenzia sì, che non s’arricorda più d’alcuno vizio, nè peccato; la quale simplicità e purità viene dalla grazia confirmante e consumante di Dio. E però dice che la sua fonte è certa e salda, salda
- ↑ C. M. Ma quelli del mondo cresceno e mancano e vegnano meno; per quelli del mondo si può intendere li atti meritori li quali si fanno innanti che si vegna allo stato perfetto per mezzo della grazia illuminante e cooperante, li quali cresceno e mancano e vegnano meno; e secondo che la grazia di Dio si ritira a sè per li demeriti o s’infunde per li meriti, Che
- ↑ Pongasi mente alla bella variante che ne offre il nostro Chiosatore: tanto di valor da Dio riprende. E.
- ↑ C. M. l’acqua della ditta fonte, con virtù che significa la simplicità, Che
- ↑ L’acqua Lete; l’acqua di Lete, per ellissi. E.