Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/689

   [v. 61-75] c o m m e n t o 679

che vegnano a la innocenzia, e questo è passare Lete. Et a purgare questo si richiedeno tre cose; cioè prima, lo pensamento e ricognoscimento di tale inclinazione; la seconda, la confessione di tale inclinazione; la tersa, lo pianto e la contrizione di tale inclinazione. E queste tre cose sono tre passi che erano in mezzo tra lui e Matelda, che significa la dottrina de lo montamento de lo stato de la innocenzia ne la vita attiva, li quali si convegnano avere prima che si vegna a lo stato de la innocenzia, e così si passa Lete; et, avuti questi, fi’ passato Lete, come apparrà nel processo; e questo che l’autore finge di sè intende d’ogni uno. Ma Ellesponto; cioè lo stretto del mare ch’è tra l’Europa e l’Asia, che si chiama lo braccio di s. Giorgio, che è largo tre, o vero quattro millia, e chiamasi Ellesponto perchè quive, passando Frisso et Elles, Elles v’annegò; e però fu chiamato Ellesponto, cioè lo mare de Elles, come è stato ditto di sopra. Et in su la piaggia d’Europa è una terra che si1 chiama Sesto, de la quale fu quella iovana che si chiamò Ero; et in su la ripa d’Asia era una terra che si chiamò Abido, de la quale fu nato uno iovano2 che si chiamò Leandro; et, innamorato de la detta Ero, notava la notte lo ditto braccio del mare e venia di qua ad Ero; et ella ponea in su la torre sua uno lume, al segno del quale Leandro venia. Ma essendo una volta fortuna in mare, non potendo notare, lamentavasi del tempo et avea odio al mare; ma pure a la fine, impaziente de l’amore, si misse a notare non ostante lo turbamento del mare, et affogòvi. Questo braccio di mare coperse Serse filliuolo di Dario re de’ Persi di navili, e sopr’essi di taule3 fece uno ponte, per passare in Grecia, per acquistare la Grecia, come avea acquistato l’oriente. Ma Iddio, per mancare la sua superbia, passato di qua con tanta gente che non si potea numerare (se non che li fece tutti arcare e ricolliendo le saette et innomerate, fu innomerata la gente; cioè mille milliaia, cioè sette cento milliaia d’aiuto, e trecento milliaia da sè); fecele sconfiggere da Leandro re de li Spartani con forsi 4000 cavalieri; unde elli, costretto a fuggire co l’esercito, se n’andò per mare in Asia. Ma l’esercito suo, montato con grande fretta in su ’l ponte, non potendo sostenere lo ponte lo carico, affogòne4 grandissima parte; e lo re Serse appena campò in mare per la fortuna, che non annegò passando con navilio: e però dice: dove passò Serse; cioè su per lo quale Ellesponto passò lo re Serse, re di Persia, Che ancora; cioè lo quale Serse anco ora, affrena tutti orgolli umani: imperò che li signori del mondo superbi si raffrenano, pen-

  1. C. M. chiamò — ; ed il nostro — chiama, — passato non rado presso gli antichi. E.
  2. C. M. giovano
  3. Taula; tavola, nei padri nostri che lo ebbero esemplato da taula de’ Trovatori.
  4. affogonne