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C A N T O X X V I I I.
1Vago già di cercar d’ entro e d’ intorno
La divina foresta spessa e viva,
Che a li occhi temperava il novo giorno,
4Senza più aspettar lassai la riva,
Prendendo la campagna lento lento
Su per lo sol che d’ogni parte uliva.1
7Un’ aura dolce, senza mutamento
Aver in sè, mi feria per la fronte
Non di più colpo, che soave vento;
10Per cui le frondi, tremulando pronte
Tutte quante piegavano a la parte,
U’ la prima ombra gitta il santo monte.2
13Non però dal loro esser dritto sparte
Tanto, che li augelletti per le cime3
Lassasser d’operar ogni lor arte;4
16Ma con piena letizia, l’ore prime
Cantando, risedeano tra le follie5
Che tenean bordone alle suo rime 6