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[v. 76-90] | c o m m e n t o | 653 |
su la scala; e come ebbe una visione, e come svelliato sallitte suso nel paradiso; e come Virgilio lo licenziò e coronollo poeta. E dividesi tutta in quattro parti: imperò che prima fa due similitudini, a mostrare come addormentato fu guardato da du’ poeti; ne la seconda finge come in sul di’ elli ebbe una visione, et incominciasi quive: Sì ammirando ec.; ne la terza finge come svelliato, venutone lo di’, Virgilio lo sollicita del montare annunziandoli buone novelle, et incominciasi quive: E già per li splendori ec.; ne la quarta finge come, sallito su, Virgilio lo licenzia e coronalo poeta, et incominciasi quive: Come la scala ec. Divisa la lezione, ora è da vedere lo testo co l’esposizione litterale, allegorica e morale.
C. XXVII — v. 76-90. In questi cinque ternari lo nostro autore finge come, posti in su li scaloni, elli stava in mezzo tra du’ guardiani, Virgilio di sopra, e Stazio di sotto; e fa due similitudine, a mostrare com’elli era da loro guardato, prima del guardiano de le capre, e poi del guardiano de le pecore, dicendo così: Quali si stanno Le capre manse; cioè mansuete, ruminando; lo cibo che prima ànno preso, state; prima, rapide; cioè rapaci, quando si pascevano, e proterve; cioè disobedienti e nocive, Sovra le cime; cioè delli arbuscelli e de le spine e de le frasche de la selva: imperò che la capra molto volontieri tronca le cimette; potrebbesi anco intendere sovra le cime dei monti, avanti che sian pranse; cioè inanti che siano satolle, Tacite all’ombra; cioè si stanno poi lo merizo; e però dice: mentre che ’l Sol ferve; cioè mentre che ’l Sole è caldo, Guardate dal pastor; de le capre, s’intende, che ’n su la verga; cioè in su lo suo bastone, Poggiato; cioè appoggiato, se; cioè lo pastore, e lor; cioè le capre, di posa; cioè di riposo, serve; cioè che fa riposare loro, et elli anco si riposa, E qual el mandrian; cioè lo guardiano de la mandria de le pecore, che; cioè lo quale, fuor; cioè del pecorile, alberga, Lungo ’l peculio; cioè allato al pecorile, e quieto; cioè riposato, pernotta; cioè fa la guardia la notte, Guardando perchè fiera; cioè lupo, nè altra fiera salvatica, nollo sperga; cioè nollo sparga e mette in perdizione e distrugga. Tali eravamo tutti e tre; cioè Virgilio e Stazio et io Dante, allotta; cioè quando eravamo in su la scala, poi che fu fatto notte, Io come capra; cioè Dante era guardato come lo peculio, et era fatto riposare come capra, et ei; cioè Virgilio e Stazio, come pastori; che mi faceano posare et ellino anco si posavano, e guardavano me, come ’l pastore guarda lo peculio, Fasciati quinci; cioè dell’una banda, e quindi; cioè dall’altra, d’alta grotta; cioè da le pareti de la scala, che facea la grotta del monte molto alta; et à fatto queste du’ similitudini, l’una per mostrare lo riposo, e l’altra per mostrare la guardia. Pogo potea parer lo Ciel di fuori; cioè pogo potevamo del Cielo {{PieDiPagina|