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c a n t o   x x v i i. 639

76Quali si stanno ruminando manse
     Le capre, state rapide e proterve
     Sovra le cime, avanti che sian pranse,
79Tacite all’ombra, mentre che ’l Sol ferve,
     Guardate dal pastor che ’n su la verga
     Poggiato se, e lor di posa serve:12
82E qual el mandrian, che fuor alberga
     Lungo ’l peculio, e quieto pernotta,
     Guardando perchè fiera nollo sperga;
85Tali eravamo tutti e tre allotta,3
     Io come capra, et ei come pastori,
     Fasciati quinci e quindi d’alta grotta.4
88Pogo potea parer lo Ciel di fuori;5
     Ma per quel pogo vedev’io le stelle
     Di lor solere e più chiare e maggiori.
91Sì ammirando, e rimirando quelle,6
     Mi prese il sonno, e ’l sogno che sovente,7
     Anti che ’l fatto sia, sa le novelle.
94Nell’ora, credo, che dell’oriente
     Prima raggiò nel monte Citerea,
     Che di foco d’amor par sempre ardente,
97Giovana e bella in sogno mi parea
     Donna veder andar per una landa
     Colliendo fiori, e cantando dicea:
100Sappia qualunqua il mio nome dimanda,
     Ch’io mi son Lia, e vo movendo intorno
     Le belle mani a farmi una ghirlanda.

  1. v. 81. Se; è terza persona dall’infinito sere. E.
  2. v. 81. C. A. e lor poggiato serve:
  3. v. 85. C. A. eravam noi tutti
  4. v. 87. C. A. dalla grotta.
  5. v. 88. C. A. Poco pareva lì del Ciel
  6. v. 91. C. A. Sì ruminando,
  7. v. 92. C. A. e il sonno che