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C A N T O X X V I I.
1Sì come quando i primi raggi vibra
Là dove il suo Fattor il sangue sparse,
Cadendo Ibero sotto l’alta Libra,1
4E l’onde in Gange di novo riarse,2
Si stava il Sole; onde ’l giorno sen giva,
Come l’Angel di Dio lieto ci apparse.
7Fuor de la fiamma stava in su la riva,
E cantava: Beati mundo corde,
In voce assai più che la nostra viva.
10Possa: Più non si va, se pria non morde,3
Anime sante, il foco: intrate in esso,
Et al cantar di là non siate sorde,
13Ci disse, come noi li fummo presso;4
Per ch’io divenni tal, quando io lo intesi,
Qual è colui che ne la fossa è messo.
16In su le man commesse mi protesi,5
Guardando il fuoco, e immaginando forte
Umani corpi già veduti accesi.