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618 | p u r g a t o r i o x x v i. | [v. 1-12] |
C O M M E N T O
Mentre che su per l’orlo ec. In questo canto xxvi lo nostro autore finge1, andando per lo vii girone, elli vidde gente nel fuoco, e con loro ebbe parlamento; cioè con alcuno. E dividesi questo canto in due parti principali, perchè prima finge come, andando per l’orlo del vii girone guardando nel fuoco, vidde genti venire l’una incontra all’altra e baciarsi in bocca e dire certe parole in vituperio et abominazione dello peccato, e come venne a parlamento con messere Guido Guiniselli dicitore in rima; ne la seconda parte, che fi’ la seconda lezione, finge come lo ditto messere Guido li dichiara chi sono quelle genti e la loro condizione, e perchè diceno le parole ditte di sopra e come vegnano a ragionamento dei dicitori in rima, e come li mostrò uno messere Arnando di Francia che avansò ogni uno, e come venne a parlamento con lui, et incominciasi quive: La gente, che non vien ec. La prima, che serà la prima lezione, si divide in sei parti: imperò che prima finge come, andando su per l’orlo de la cornice sollicitato da Virgilio, guardando nel fuoco vidde certe anime che s’accorseno ch’elli era vivo; ne la seconda finge come quelle anime, non escendo del fuoco, si fenno in verso lui e parlonnoli, dimandando chi elli era, et incominciasi quive: Poi verso me, ec.; ne la terza finge come elli si serebbe loro manifestato, se non che elli fu astratto da altra novità ch’elli vidde, et incominciasi quive: Sì mi parlava ec.; ne la quarta parte finge come l’anime ditte di sopra, che aveano vaghezza di parlarli, si raccostonno da capo inverso lui, et incominciasi quive: Poi come gruve, ec.; ne la quinta parte finge come elli parlò con loro, e certificolle ch’elli era ancor vivo, e dimandò loro chi erano, et incominciasi quive: Io, che du’ volte ec.; ne la sesta et ultima finge come messere Guido li parla e come si rallegra con lui, congratulandosi de la sua grazia, benchè anco non cognosca l’uno l’altro, et incominciasi quive: Non altramente ec. Divisa adunqua la lezione, ora è da vedere lo testo co l’esposizione letterale, allegorica o vero morale.
C. XXVI — v. 1-12. In questi quattro ternari lo nostro autore finge come, andando su per la cornice che era nel vii girone sopra il sesto, sollicitato da Virgilio et ammonito che andasse accortamente e presto, elli s’accorse che molte anime ch’erano nel fuoco s’incomincionno a meravilliare e parlare di lui, dicendo cosi: Mentre; cioè in quil tempo, che su per l’orlo; de la cornice, come ditto fu di sopra, uno inanzi altro; cioè l’uno innansi l’altro, Ce n’andavamo;
- ↑ C. M. finge come, andando