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p u r g a t o r i o x x v. |
[v. 109-120] |
finge che, montati suso nel settimo girone e volti a man destra, andavano su per la cornice per una spera di fuoco, che trovonno che circundava la ripa del vii girone intorno; e come fu ammonito da Virgilio nell’andare cautamente, dicendo: E già venuto a l’ultima tortura; cioè tormento: imperò che questo è lo vii girone, dove finge l’autore che si purghi lo vii peccato; cioè la lussuria nel fuoco, che è conveniente pena a tale peccato, S’era per noi; cioè per Virgilio, Stazio e per me, e volto; s’era per noi, s’intende, a la man destra; come tutta via àe finto che siano iti per lo purgatorio, Et eravamo attesi; noi sopra ditti, ad altra cura; cioè ad altra sollicitudine che non eravamo stati infine a qui: imperò ch’eravamo attesi a la cura del purgatorio1, del peccato de la lussuria, et infine a qui eravamo stati attesi del peccato2 de la gola. Quivi; cioè in quil settimo girone, la ripa; cioè lo lato dell’altezza del monte, fiamma in fuor balestra; cioè in fuor da sè in verso la cornice. E questo finge per convenienzia, che come li beni terreni ànno a muovere la lussuria et incitano la carne, e la carne muove lo incendio unde viene la concupiscenzia e l’atto carnale; così la ripa gitti la fiamma che tale peccato purghi; et allegoricamente, da l’astinenzia e da la emacerazione de la carne risurga in quelli del mondo uno fervore di carità, che purghi ogni carnalità. E la cornice; che è di verso l’aperto del monte, spira fiato; cioè vento, in suso; cioè inverso l’altezza del monte, Che; cioè lo quale fiato, la riflette; cioè ripiega le’; cioè la fiamma in verso la ripa3, e via; cioè molto, da lei; cioè dalla cornice, sequestra; cioè divide la fiamma. E per questo dà ad intendere che della purgazione della gola viene fiato, che cessa la fiamma della lussuria: però che di sotto a quella cornice si purga lo peccato della gola sì, che quinde viene lo vento; cioè la freddezza che cessa lo incendio della lussuria, quanto per allegoria, intendendo di quelli del mondo: ma secondo la lettora, per quelli del purgatorio è necessaria tale fizione, per mostrare che via vi sia per potere andare. Onde; cioè per la qual cosa, ir; cioè ire, ne convenia; cioè a noi convenia andare, dall’aire schiuso; cioè di verso la cornice, u’era l’aire aperto, Ad uno ad uno; cioè l’uno inanti l’altro su per la cornice ch’era stretta, per non accostarci troppo a la fiamma, et io; cioè Dante, temea il fuoco; cioè di verso la ripa, e però dice: Quindi; cioè di verso lo lato, u’era lo fuoco, e quinci; cioè di verso la cornice, dove io era, temea io; cioè Dante, cader giuso; del monte in sul sesto che avavamo lassato. Lo Duca mio; cioè Virgilio, dicea: Per questo loco; cioè periculoso, Si vuol tener alli occhi stretto il freno;
- ↑ C. M. del purgamento del peccato
- ↑ C. M. al peccato
- ↑ Giunta del Magl. da — la ripa — a — per la qual cosa. E.